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Villa Necchi

Benvenuta primavera

Benvenuta primavera

By | Lezioni di Giardinaggio, News

È iniziata la primavera, la stagione più rigogliosa dell’anno: i fiori sbocciano, colorano e profumano le nostre giornate.

Il metodo migliore per dare il benvenuto alla primavera è quello di piantare fiori e piante, decorando i propri giardini, terrazzi e balconi.

E per decorare al meglio gli esterni della casa con i colori della primavera, ecco qui qualche consiglio da non perdere per scegliere le giuste piante e fiori da tenere in spazi esterni.

Quali sono i fiori che più si adattano alle temperature primaverili?

Al primissimo posto i Tulipani

 

Primavera: tulipani

 

Simbolo indiscusso della primavera sono i tulipani. C’è chi decide di piantarli e li compra recisi, e invece chi decide di coltivarli, e in questo caso i bulbi andavano piantati in autunno. Se non si è provveduto a piantarli per tempo, c’è sempre il prossimo autunno per integrare nuovi bulbi, magari di colori diversi, e creare una composizione originale e creativa.

 

Per non parlare delle splendide Gerbere

 

Primavera: gerbere

 

La gerbera è la variante più grande e colorata della margherita. Il suo punto forte è proprio il colore, ne esistono svariati tipi: viola, bianco, arancio, giallo e rosso.

Questo fiore è ideale per decorare i balconi e terrazzi in primavera. L’unico suggerimento per una buona coltivazione è prestare molta attenzione ai ristagni d’acqua che molto spesso rischiano di rovinarlo.

 

Come non citare le Begonie

 

Primavera: begonie

 

Tra le piante bulbacee da tenere in balcone durante la primavera, non possiamo non citare anche la begonia.

Qualche suggerimento per la coltivazione: è meglio piantarle in vasi tondi e bassi, prestando particolare attenzione all’annaffiatura, che deve essere piuttosto calibrata: le begonie sono un fiore molto delicato.

 

Nella nostra lista non potevano mancare le Primule

 

Primavera: primule

 

E per ultimi… i primi fiori a sbocciare in primavera: le primule, il cui nome, deriva proprio dalla precocità della loro fioritura.

Le primule iniziano a sbocciare già verso febbraio e marzo, e sono fiori che non necessitano di particolari attenzioni, in quanto solitamente nascono in modo spontaneo nei sottoboschi.

 

 

Dopo questi consigli, non ci resta altro che augurarvi buon giardinaggio: scegliete con cura i fiori per decorare i vostri spazi verdi, per rendere omaggio a questa rigogliosa stagione!

Decorazioni pasquali

Idee per fantasiose decorazioni pasquali

By | News

La Pasqua è ormai alle porte, ma siete ancora in tempo per addobbare la casa con colorate e raggianti decorazioni pasquali. In questo periodo, una bella iniziativa per divertire le nostre giornate può essere quella di dedicarsi al “fai da te”. Esistono infatti infinite idee originali, ma anche semplici, da poter realizzare in casa con le proprie mani, magari in compagnia dei bambini, ottenendo risultati incredibili e decorando l’intera casa: dalla porta d’ingresso, al tavolo, al terrazzo e via dicendo.

I colori

Con l’arrivo della primavera, protagonisti indiscussi delle decorazioni pasquali sono indubbiamente i colori pastello: giallo, verde, arancio e rosa. Questi sono i colori principali con cui si possono creare uova, coniglietti, carote, colombe, pulcini e galline, ovvero i soggetti pasquali più utilizzati per le decorazioni.

Una bellissima e originale idea può essere quella del riciclo creativo, ovvero limitare gli sprechi, ed utilizzare il materiale “in abbondanza” nelle nostre case, per creare fantastiche decorazioni. Invece di buttare le bottiglie di plastica vuote o i gusci d’uovo, queste si possono riciclare e trasformare in magnifici lavoretti.

L’albero di Pasqua

 

Albero di Pasqua

 

Avete mai sentito parlare dell’albero di Pasqua? È la versione primaverile e colorata del tanto amato albero di Natale. Realizzarlo è semplicissimo, infatti vi basteranno alcuni rametti secchi o fioriti, e tanta creatività ed immaginazione. Si possono fare infinite scelte decorative: dipingere i rami, addobbarli con stelle filanti riciclate dalle feste di Carnevale, oppure con palline color pastello, o per i più audaci con le uova decorate.

 

Uova da decorare

 

Uova da decorare

 

Un’idea tradizionale, ma che non stanca mai per la sua creatività è quella di decorare le uova. Sarebbe bene puntare su quelle a guscio bianco, vanno bollite per 7 minuti e poi lasciate ad asciugare su della carta assorbente. Una volta raffreddate si potranno realizzare i disegni più svariati: fiorellini, cuoricini, pulcini. In altre parole, sbizzarritevi e lasciatevi trasportare dalla fantasia.

 

Centrotavola

 

Centrotavola

 

Con le uova decorate si possono anche creare graziosi centrotavola. Un esempio può essere il cestino di uova riempito con delle uova colorate, magari decorato con nastrini in tinta, a cui si possono aggiungere anche dei fiorellini.

 

Quindi… Aspettando la Pasqua e piuttosto che acquistare le decorazioni online o nei negozi, puntate tutto sul “fai da te“, le vostre creazioni saranno uniche, originali, e vi riempiranno di soddisfazione!

giornate e giardini

Giornate più lunghe, passeggiate più rilassanti

By | News

Molti non lo sanno e lo notano solo in questo periodo dell’anno, ma dal 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, le giornate hanno iniziato ad allungarsi.

Le giornate si allungano

 

Giustamente però, l’effetto non è immediato, e non ce ne accorgiamo subito. L’allungamento delle giornate avviene lentamente.

In effetti, per vari giorni intorno al solstizio, la durata delle ore diurne è più o meno la stessa. Successivamente, e con precisione dopo un mese, il 21 gennaio, si sono registrati tre quarti d’ora in più di luce, ovvero dal sorgere del sole al tramonto sono passate circa 9 ore e 30 minuti.

Continuando su questa scia, alla fine del mese di gennaio, le giornate si sono allungate ancor di più, dal momento in cui il Sole sorge fino al momento in cui tramonterà, saranno passate 9 ore e 45 minuti, quindi un quarto d’ora in più.

… Cosa fare quindi ora che le giornate sono sempre più lunghe e luminose?

Passeggiare, rilassarsi ed entrare a contatto con la natura.

E per fare questo Villa Necchi è un posto privilegiato.

Il parco delle meraviglie

 

 

Un parco di oltre 10 ettari, ricco di aree fiorite dai mille colori, immensi prati verdi e un’infinità varietà di alberi. Passeggiando per il parco avrai la fortuna di imbatterti in giardini fioriti, laghetti, pontili e aree relax per potersi rilassare e godersi al meglio il momento.

Se appassionati di botanica, ammirerete ancora di più questa passeggiata, in quanto corredata da più di 40 punti di interesse, accompagnati da schede tecniche, che vi forniranno informazioni interessanti e curiosità sul parco e sulle sue piante.

Centro Bonsai

 

centro bonsai

All’interno della Villa si trova anche un meraviglioso Centro Bonsai, amato e considerato un punto di riferimento per gli appassionati.

Ogni esemplare è curato dai giardinieri della Villa, che con passione e dedizione ogni giorno si prendono cura non solo delle piante, ma di tutti i giardini della Villa.

 

Le serre

 

serre

 

Nel parco della Villa, si trovano anche molteplici serre, le quali hanno dato vita all’iniziativa “Dall’orto alla Tavola”. Infatti, quotidianamente coltiviamo frutta e verdura di stagione, rigorosamente con metodi e prodotti naturali, sostenendo la stagionalità e la territorialità.

 

Concediti una passeggiata in pieno relax e a contatto con la natura!

Pranzo “Le mie origini”

By | Eventi

Le mie origini


Villa Necchi propone un’imperdibile appuntamento guidato dall’esperienza gastronomica dello Chef Antonio Danise.

In questo pranzo “Le mie Origini” lo Chef rivisiterà le specialità napoletane della tradizione e del suo passato.

Vi aspettiamo domenica 7 marzo alle 12.30.

Lasciati conquistare dai piatti che ripercorrono le origini del nostro Chef.

Non mancare!

COME PRENOTARE

In seguito alle nuove disposizioni governative è obbligatoria la prenotazione, al fine di rispettare le normative vigenti.

Inoltre, è richiesto il pagamento anticipato dell’intero importo.

Per qualsiasi delucidazione in merito non esitare a contattarci!

PER INFO E
PRENOTAZIONI

E-mail: info@villanecchi.it
Tel. 0381.092601

Dolci di Carnevale: aneddoti e curiosità

By | News

Come celebrare al meglio questi giorni di Carnevale? Con i dolci di Carnevale… Allacciate il grembiule e mettetevi ai fornelli!

Tra stelle filanti, trombette e costumi, non possono di certo mancare dalle nostre tavole i dolci di carnevale, i più sfiziosi e golosi di tutte le feste.

Chiamati nei modi più disparati: chiacchiere, bugie, castagnole, frittelle, tortelli ed altri ancora, sono al centro dei desideri culinari di grandi e piccini!

Ma quale sarà la loro origine? I Dolci di Carnevale sono per la maggior parte fritti, proprio perché in passato, non esistevano frigoriferi o altri metodi di conservazione, ed in questo periodo era necessario utilizzare i cibi grassi avanzati dall’inverno e che non avrebbero resisto al caldo. Di conseguenza, nella società contadina, venivano utilizzate in questo periodo le provviste di strutto avanzate.

Vediamo ora nel dettaglio i più famosi dolci di Carnevale.

Chiacchiere… e voi come le chiamate?

 

Chiacchiere che vai…regione che trovi!

Chiacchiere è il nome più come, utilizzato a Milano, in alcune zone dell’Umbria, del Lazio, Molise, Puglia, Basilicata ma anche Campania, Calabri e Sicilia. In Liguria e Piemonte invece sono chiamata Bugie; Frappe a Roma e dintorni… e moltissimi altri nomi ancora.

Ma qual è l’origine di questi dolci? Secondo la storia, questi dolci, chiamati frictilia, si mangiavano durante i Saturnali dell’impero romano; ovvero il nostro Carnevale. Questi dolci erano molto semplici da cucinare e venivano realizzati in grandissime quantità. Si trattava di una preparazione piuttosto sostanziosa, fritta al tempo nello strutto, che precedeva i giorni di magra della Quaresima.

 

 

 

Frittelle per Carnevale

 

Altro dolce tipico di Carnevale sono sicuramente le frittelle: simbolo del Carnevale veneziano. Anche in questo caso, a seconda della regione in cui ci si trova, queste prendono un nome diverso: frittelle, tortelli, castagnole, zeppole e moltissimi altri nomi.

Ciò che li accomuna è però l’origine. Conosciute dai tempi dell’Antica Roma quando si celebravano le Liberalia, ossia i passaggi dei giovani romani all’età adulta. Questa festa prevedeva danze e festeggiamenti con vino e frittelle mielate di frumento.

 

Dolci di Carnevale

 

 

Dopo tutti questi aneddoti e curiosità non resta altro che mettersi ai fornelli o acquistare questi dolci sfiziosi e tipici della tradizione italiana, per gustare fino in fondo questi magnifici giorni di Carnevale, sperando che possano portare allegria e serenità!

 

Piante perenni per decorare aree verdi

By | Lezioni di Giardinaggio

Per occupare al meglio queste giornate, ecco qualche spunto interessante per dedicarsi al giardinaggio fai da te, per abbellire al meglio le terrazze ed i balconi delle nostre case con piante perenni.

In effetti, per chi dispone di un terrazzo avere degli spazi verdi da vivere e curare è un vero e proprio toccasana.

Ci sono studi infatti, che certificano come le piante influiscano sul nostro benessere psico fisico, discostandoci dalla routine di tutti i giorni, e facendoci assaporare un oasi di pace, dei piccoli attimi di libertà dopo giornate frenetiche e movimentate.

 

Per piante perenni si intende una vasta categoria di erbacee capaci di vivere per anni, si definiscono quindi anche piante pluriennali. Queste piante sopravvivono per diversi anni, al contrario di quanto accade alle piante annuali e biennali, che con l’inverno tendono a disseccare.

 

Classificazione e tipi

Come tutte le erbacee non sono dotate di fusti legnosi. L’apparato radicale è composto da bulbi, rizomi e qualsiasi tipologia di radice che riesca a trattenere le sostanze nutritive.

Le parti aeree durante i mesi più freddi tendono ad avvizzire, ma le radici continuano a vivere, sviluppando nella primavera successiva una nuova germogliazione. A meno che non si tratti di specie sempreverde, tutta la parte aerea soccombe con l’arrivo del gelo invernale.

Generalmente si tratta di piante che crescono fino ad 1 metri di altezza e molto profumate.

 

Quali piante perenni per decorare le nostre aree verdi?

Ecco alcune piante perenni, che necessitano di pochissime accortezze, con cui decorare le vostre aree verdi. Tanti colori, profumi e strutture per rendere unico qualsiasi angolo.

  1. Erica

Erica è una graziosa pianta perenne a portamento cespuglioso, che appartiene alla famiglia delle Eircaceae. Per una giusta coltivazione questa pianta necessita di un balcone molto luminoso, ma che non riceve i raggi diretti del sole. In aggiunta, la pianta ha bisogno di essere irrigata in modo frequente.

 

 

  1. Rosmarino Prostrato

Il Rosmarino prostrato è una pianta profumata e di facilissima coltivazione. Nel periodo invernale è bene collocarlo in una zona riparata del balcone, mentre in genere vuole molto sole ed un terreno ben drenato.

 

  1. Lewisia

La Lewisia è una pianta dai fiori meravigliosi. E’ perfetta per balconi non troppo esposti al sole, ma è necessario tenerla al riparo da piogge invernali e non somministrare ulteriore acqua durante la stagione fredda.

 

  1. Lavanda stoechas

Questa bellissima e profumata pianta è una varietà di lavanda con rami argentati e molto fitti. E’ una pianta rustica, che sta bene al sole ma anche a mezz’ombra e necessita di frequenti irrigazioni.

 

  1. Diantus barbatus

Il diantus barbatus, anche conosciuto come garofano dei poeti, è una pianta perenne che produce semi in grandissime quantità, per cui nascono sempre nuovi esemplari. In primavera può essere direttamente esposta al sole, mentre d’estate sarebbe meglio metterla al riparo. Per quanto riguarda le irrigazioni, non devono essere troppo frequenti, in quanto la pianta sopravvive anche a periodi di siccità.

 

Come accostare diverse piante perenni?

Per ottenere un ambiente gradevole e stimolate per gli occhi è bene accostare in modo appropriato le diverse essenze. Le migliori combinazioni si ottengono sfruttando specifiche scale di cromie, abbinando ad esempio il rosso al rosa intenso o al rosa tenue, il blu all’azzurro.

Per dare invece un tocco di vivacità si può puntare sull’accostamento di colori complementari, che hanno la caratteristica di valorizzarsi vicendevolmente. Esempi che possono dare risultati eccellenti sono gli accostamenti di blu e giallo, giallo e viola, rosso e blu. Un bellissimo effetto, più delicato, si crea anche tra il blu (o lilla) e il rosa.

Il bianco può essere sempre inserito visto che si abbina alla perfezione ad ogni altro colore, regalando leggerezza e luminosità.

Infine il verde, il colore che domina in assoluto il giardino. Le sue diverse sfumature possono creare interessanti effetti dati anche dal susseguirsi di fogliami di forme e consistenze diverse che aggiungeranno movimento e leggerezza quando le corolle verranno a mancare.

 

San Valentino

By | Eventi, Non categorizzato

San Valentino


Villa Necchi vi aspetta domenica 14 Febbraio dalle ore 12.30 per festeggiare San Valentino con un pranzo romanticissimo e ricco di gusto, in una location che vi farà sentire come a casa.

Concediti un pranzo all’insegna del gusto e del romanticismo!

Non mancate!

In accordo con le normative vigenti è richiesta la prenotazione ed il pagamento anticipato dell’intero importo.

PER INFO E
PRENOTAZIONI

E-mail: info@villanecchi.it
Tel. 0381.092601

Un territorio ricco di storia

By | News

Villa Necchi alla Portalupa si trova in un territorio ricco di storia, fascino e cultura: Gambolò.

Le origini

Le origini di Gambolò sono antichissime. Infatti, già attorno al 5000 a.C erano presenti sul territorio alcune popolazioni. La nascita della cittadina si attesta invece attorno al 218 a.C, data in cui Annibale discese le Alpi. In questo periodo, il console romano Publio Cornelio Scipione, per contrastare i cavalieri di Annibale, decise di mandare in Lomellina, ottomila dei suoi combattenti. E questi si scontrarono nella Battaglia del Ticino.

I romani crearono durante il loro soggiorno nel territorio un campo militare. In seguito, il campo venne usato per fondare la vera e propria cittadina. Il nome con cui primariamente questa fu chiamata era “Campus Latus”, un vero e proprio campo militare, formato da quattro lati protetti e quattro porte d’accesso. La “Porta Pretoriana”, oggi nell’attuale Via Mazzini; la “Porta Decumana” in corso Garibaldi, la “Porta Dextra” in Corso Umberto I e la “Porta Sinixtra” nell’attuale Corso Vittorio Emanuele. Oltre alle porte vi era il Forum, dove le quattro strade principali si incrociavano. Oggi, rimangono solo tre delle quattro porte che contrassegnavano i limiti della geometrica struttura urbana costruita dai romani.

 

Il Castello

Il Castello è uno dei monumenti storici artistici più importanti di Gambolò. Caratterizzato soprattutto dall’ingresso principale in stile barocco, porta ancora le insegne del casato cui è dovuta la costruzione. Nell’ala seicentesca del palazzo è ospitato il Museo Archeologico Lomellino, dove è possibile anche trovare significativi reperti della presenza umana in Lomellina dal 5500 al 25 a.C.

 

 

All’esterno invece, seguendo la cintura muraria esterna, si incontra, sul lato sud, la torre centrale, ora tonda, come pure tonde sono la torre all’angolo sud-occidentale e la successiva intermedia sul lato nord-orientale.

Altri monumenti

Cuore pulsante del paese è la piazza principale dove prospettano eleganti edifici e la Chiesa parrocchiale, versione adattata e ampliata della più antica chiesa di San Gaudenzio.

Tra gli altri monumenti degni di notevole interesse emerge la chiesa di Sant’Eusebio, il monumento più vetusto di Gambolò: venne innalzata tra il V e il VI secolo sopra un tempio romano dedicato a Minerva.

 

La bellezza e la storia che caratterizzano la cittadina di Gambolò continuano e… Sperando di ritornare presto ad incontrarci, soggiornando a Villa Necchi avrete la possibilità di visitare questa meravigliosa cittadina ricca di cultura.

Inverno: tra arte e bellezza

By | News

La stagione dell’inverno ci fa pensare a colori freddi e cupi, al buio, al sole che in alcune giornate proprio non si vede. Pensiamo ad una tavolozza di colori bianchi, grigi e marroni. Ma spesso, inaspettatamente, anche questa stagione ci offre una varietà di sfumature infinite.

Infatti, in inverno ci sono dei giorni, in cui il cielo è limpido, il sole risplende e il freddo è così intenso da gelare ogni cosa. E la natura ci offre dei paesaggi glaciali, unici, magici.

Se si dovesse descrivere l’inverno con un colore, questo sarebbe il bianco. Il bianco argenteo come la corteccia di Betulla, che nei giorni in cui l’aria appare pulita e limpida, ci fa apprezzare la bellezza della natura, del freddo, del gelo. D’altronde i colori invernali sono netti, definiti e splendenti. Come se fossero ricoperti di una patina trasparente che li rende ancora più luccicanti.

Quale modo migliore dell’arte per rappresentare al meglio i colori, l’atmosfera e l’incanto di questa stagione. Infatti, l’inverno è stato dipinto e rappresentato in diversi modi da moltissimi dei più grandi artisti. Ecco alcune delle opere d’arte che rappresentano la magia dei colori invernali.

 

La Gazza, di Claude Monet

Oggi conservato al Musée d’Orsay di Parigi, nel paesaggio innevato dipinto da Monet en plein air nel 1868, spunta una gazza appollaiata su un cancelletto in legno, inondata dalla luce del sole. Guardando questo meraviglioso e realistico paesaggio si ha l’impressione di sentire il rumore della neve che scricchiola sotto i nostri piedi, e il profumo elettrizzante di una mattinata invernale.

 

Sopra Vitebsk, di Marc Chagall

Oggi esposto all’Art Gallery of Ontario di Toronto, il dipinto del 1914 di Chagall esalta i colori di una magica giornata invernale. Si tratta di una rappresentazione fiabescadolce e romantica che ci permette di volare, come il protagonista del quadro, tra i nostri pensieri.

 

Castagni a Louveciennes, di Camille Pissarro

L’opera impressionista di Pisarro, che si trova anch’essa al Musée d’Orsay di Parigi, pone particolare attenzione all’utilizzo dei colori e della luce, grazie al particolare contrasto tra il bianco del paesaggio innevato e il rosso maestoso della villa.

 

Pur suscitando emozioni e ricordi diversi, il bianco argenteo, limpido e chiaro, ricorrente in ogni quadro, è la chiave dell’inverno. Una stagione che, come dimostrato, non evoca necessariamente colori cupi e tristi, ma lucenti e limpidi.

 

Stella di Natale: origini e cura

By | Lezioni di Giardinaggio, News

 

Di sicuro durante le feste natalizie la Stella di Natale è entrata nelle vostre case. D’altronde è la pianta di Natale più regalata e che meglio di tutti riesce a creare la giusta atmosfera natalizia.

 

Un po’ di storia

La Stella di Natale si regala nel periodo natalizio non solo per i suoi colori, che senza dubbio richiamano l’atmosfera del Natale, ma anche perchè questa pianta è legata da antiche leggende.

Originaria delle zone del Messico, era considerata nella tribù azteca un fiore simbolo di purezza, il cui colore rosso intenso riportava alle gocce di sangue di una Dea morta per amore. Sempre un’altra leggenda messicana narra come molti secoli fa, durante la notte di Natale, in chiesa, una bambina molto povera desiderava dimostra il proprio amore a Gesù, ma non aveva i mezzi per farlo. Una voce però le suggerì di uscire e di raccogliere un fascio di sterpi ed erbe, che una volta depositate sull’altare, diventarono incantevoli stelle rosse.

L’amore che giace dietro questa pianta è arrivato sino in Italia. Oltre due secoli fa infatti, la Stella di Natale venne usata per adornare la Basilica di San Pietro. Da allora, secondo i dati ufficiali, ogni anno vengono vendute circa 20.000.000 esemplari.

Stella di Natale: cura

Di conseguenza, molti si chiedono: come curare al meglio la Stella di Natale? Come farla durare più a lungo?

Ecco qui qualche utile consiglio per preservare la pianta e farla sbocciare sempre più.

In primo luogo, è necessario disporre la pianta in un ambiente adatto per il suo sviluppo. E’ importante tenere sotto controllo le temperature. La Stella di Natale preferisce luoghi domestici freschi, scale e verande. Luoghi in cui l’aria non è troppo secca e la temperatura si aggira attorno ai 20°C.

Successivamente alle feste natalizie, durante il periodo primaverile, è consigliato spostare la Stella di Natale sulle scale, o in veranda, in ambienti più freschi, nei quali le temperature si aggirano attorno ai 15°C.

Durante la stagione estiva invece, temperature permettendo la Stella di Natale si sposta in giardino. In questa stagione, per garantire la sopravvivenza della pianta è necessario fornirla di un giusto apporto di sostanze nutritive, utilizzando un fertilizzante a base di fosforo e potassio.

Per quanto invece riguarda la frequenza di acqua di cui la Stella di Natale necessita, è necessario conferirle il giusto livello di umidità, annaffiandola quasi ogni giorno e ricordandosi di eliminare l’acqua in eccesso che si deposita nel sottovaso. In aggiunta, è conveniente utilizzare acqua senza calcare, al fine di non danneggiare la naturale colorazione del fogliame.

 

Grazie a questi consigli, in particolare facendo attenzione alla temperatura e alla necessità d’acqua della pianta, sarà più facile prendersi cura delle Stelle di Natale, e permetterle di permanere fino alla prossima stagione natalizia!